E' una storia di amicizia, di viaggio e di malattia: "Noi non siamo come James Bond" di Mario Balsamo e Guido Gabrielli parte dal 1985 (e in un certo senso anche prima), quando i due amici nel corso di un lungo viaggio insieme in Islanda decisero che avrebbero (prima o poi) girato un film con questo titolo.
L'occasione è questa, ma il "prodotto" finito - che si pone sulla linea di confine tra doc e finzione, con netta prevalenza del primo - è molto di più, perché i due amici-autori si sono esposti con grande sincerità e fiducia davanti alla camera, raccontando loro stessi (e in particolare i difficili momenti delle rispettive gravi malattie, oggi superate) in primis a loro stessi, e solo in seconda battuta al pubblico davanti allo schermo.
Tra la spiaggia della loro infanzia, a Sabaudia (dove sono girate alcune sequenze tra le più divertenti e le più commoventi), e alcune nuove tappe di un viaggio che non vuole finire. In tutto questo il tentativo costante e giocoso (ma non infruttuoso, forse) di trovare almeno al telefono colui da cui tutto nacque, Sir Sean Connery.
Delicato, coinvolgente, divertente, personale ma al contempo universale: "Noi non siamo come James Bond" è una sorpresa continua, arricchita anche da una colonna sonora - ad opera di Teho Teardo - evocativa e perfetta.
Nel passaggio dal "Perché ci siamo ammalati?" alla considerazione "Come mai proprio noi siamo guariti?" c'è un mondo intero di emozioni, di consapevolezza, di vita.
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