Quattro i corti riuniti dal titolo di sezione Cosmogonie: "Ritratti", "Spiriti", "Michele nella terra" e "Un mondo meglio che niente".
RITRATTI
I racconti di emigrazioni sono nei volti di donna e nelle didascalie che svelano le testimonianze, la musica incalzante precede ritratti muti e poi - all'improvviso - l'intervista a Valentina, una ragazza che racconta come ha scoperto l'amore per gli artisti di strada.
"Ritratti di donne, interlocutrici privilegiate come riferimento per una vita possibile", recita la sinossi ufficiale.
SPIRITI
Forse il più classico tra i corti del suo lotto, "Spiriti" è un documentario che racconta un luogo tra le montagne dellHonduras dove i riti e le preghiere scandiscono il trascorrere del tempo.
Tra interviste e immagini molto curate, si incontrano e si conoscono gli abitanti di un mondo lontano. Interessante e ben girato.
MICHELE NELLA TERRA
Girato a San Nicando Garganico in provincia di Foggia, nel profondo Gargano rurale, il corto è un viaggio antropologico in un mondo (forse) in via di estinzione, tra religione e superstizione, dialetto strettissimo (che costringe gli autori ai sottotitoli in italiano) e ritmi "altri".
Molto curato nelle immagini, qualche rallenty di troppo.
UN MONDO MEGLIO CHE NIENTE
Quasi un mediometraggio, la storia di un alieno che giunge sulla terra e - dopo una prima fase di documentazione del mondo appena scoperto - si ambienta perfettamente, forse perché rimasto troppo a lungo.
Tra immagini virate vintage che mostrano lo sbarco dell'alieno e i suoi primi passi sulla terra e un lungo dialogo-intervista tra l'ex-invasore e un ragazzo, seduti su una panchina. Il protagonista è Romano Talone, lultimo gelataio di sala rimasto a lavorare nei cinema della capitale. Simpatico e curioso.
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