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I vincitori del 32° Festival di Cinema Africano

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Premio della Giuria Ufficiale – Sezione Panoramafrica Lungometraggi “La Pirogue” di Moussa Touré (Senegal) Motivazione: Rinnova l’attenzione su una tematica sensibile dell’attualità attraverso un sapiente trattamento dello spazio espressivo capace di mantenere la forza del referente reale, quello della pirogue e del sogno di tanti migranti e al contempo di trasfigurarlo nella rappresentazione di una scena drammatica universale che diventa spazio d’incontro, di conoscenza e di superamento delle differenze per la ricerca di un futuro diverso. Gli attori non professionisti, danno vita a personaggi di grande intensità. Si auspica che il film possa trovare una distribuzione adeguata in Italia. Menzione Speciale “Nairobi Half Life” di David Tosh Gitonga (Kenya) Motivazione: Per la capacità di tratteggiare uno spaccato crudo dei giovani di Nairobi utilizzando un efficace meccanismo narrativo che, attraverso la mediazione dell’elemento teatrale, produce sia una riflessione sulla realtà descritta sia prospetta l’immagine di un’altra “scena” possibile che accolga la necessità di un riscatto sociale e la forza del desiderio. Eccellente la prova attoriale, straordinaria la qualità delle riprese, il ritmo, il montaggio visivo e sonoro di questa commedia che conferma l’ascesa delle cinematografie dell’Africa dell’Est. Premio della Giuria Ufficiale – Sezione Africa Short “Saubresaut” di Leyla Bouzid (Tunisia) Motivazione: In una congiunta storica in cui il motivo della violenza sulle donne si impone con tragica emergenza, il film ci pone di fronte al trauma del corpo fisico e sociale rinunciando a espedienti narrativi di facile efficacia. Lo sguardo della macchina da presa, posato sui corpi e sui gesti della madre e della figlia, li trasforma nel luogo di una partitura drammatica che sovrasta il potere vuoto delle parole e sfida i pregiudizi e lo sguardo della società patriarcale tunisina. Menzione Speciale “There No Heroes” di Kyle Stevenson (Sudafrica) Motivazione: Per la capacità visionaria e l’efficace trattamento dei codici del genere di fantascienza capaci di unire un cinema di impegno con l’uso espressivo delle nuove tecnologie e di esplorare modelli di narrazione non tradizionali ma emergenti nel cinema del Sudafrica. Premio della Giuria Ufficiale – Sezione Africa Doc “Odd Number” di Marius Van Straaten (Sudafrica) Motivazione: Per l’originalità di una scelta stilistica in cui il registro della documentazione sociale si contamina con i moduli propri della finzione ottenendo una narrazione di forte impatto. Menzione Speciale “Call me cucku” di Katherine Fairfax Wright – Malika Zouhali-Worrall (Uganda) Motivazione: Un documentario importante, prodotto durante l’iter legislativo del 2012 di una proposta di legge profondamente omofoba che testimonia la coraggiosa mobilitazione del movimento LGTB. Premio del Pubblico “Nairobi Half Life” di Justin Chadwick Premio delle scuole ”The First Grader” di David Tosh Gitonga Premio Sezione Viagiatori e Migranti “Le perle di ritorno” di Franco Basaglia Menzione Speciale “Silent Stories” di Hanne Phlypo, Catherine Vuylsteke Premio “Oltre il Muro” “The First Grader” di David Tosh Gitonga Menzione Speciale “Nairobi Half Life” di Justin Chadwick Premio Ass. Africani di Verona (ASAV) “Twende Berlin” di Upendo Hero – Dr. Farasi

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