Sono le immagini di una protesta di piazza raccolte dall'interno di un'automobile ad aprire "Isqat Al Nizam - Ai confini del regime" di Antonio Martino, che racconta - tre mesi dopo i primi vagiti - la cosiddetta "primavera siriana".
Un reportage di approfondimento che dà voce ad alcuni protagonisti di una rivolta dal basso, nata dalla speranza delle altre simili (e riuscite) in Egitto e Tunisia e dai troppi soprusi e dalle indicibili violenze patite nei circa quarant'anni di regime.
La Siria è troppo spesso dimenticata nelle cronache internazionali, e continua ad esserlo nonostante sia ormai noto a tutti ciò che sta avvenendo in quel paese: con immagini preziose e testimonianze di notevole interesse, Martino cerca di spiegare la situazione al pubblico, provando a far luce su quanto accaduto (e su quanto accade).
Prodotto da Pulsemedia insieme a Raitre, "Isqat Al Nizam" è un lavoro necessario e, come lo definisce il suo stesso autore, "un racconto oggettivo, crudo e toccante, che vuole fare chiarezza sulla nascita della primavera siriana", partendo dalla Siria e arrivando fino in Turchia, dove vivono oltre 20.000 rifugiati che si opponevano al regime, senza dimenticare il fondamentale apporto del web allo sviluppo della rivolta. A fine riprese la situazione non è placata, è iniziata una guerra civile e Assad è ancora al potere.
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