Alla fine degli anni ottanta Francesco Rosi, sentendosi chiedere cosa pensasse della voglia di regia in tanti giovani, rispose: "Non si è a lungo sostenuto che la crisi del cinema italiano fosse dovuta anche alla mancanza di nuove leve, di un ricambio generazionale? Allora, ben vengano questi nuovi registi".
Ma se negli anni ottanta e novanta i registi esordienti erano dei self made, vale a dire i soggettisti, gli sceneggiatori, i montatori, gli interpreti e i produttori del proprio film, oggi le nuove leve del cinema italiano cercano aiuti e collaborazioni esterne, si circondano di altri esordienti e riconoscono limportanza del lavoro di gruppo per la buona riuscita del film.
Non solo. Al contrario di quanto avveniva nel passato, i registi debuttanti del cinema non sono artisti improvvisati ma hanno alle spalle una sufficiente esperienza professionale per poter confezionare un lavoro di tutto rispetto e a volte dagli esiti molto felici. Basti pensare a "Cado dalle nubi" di Gennaro Nunziante, "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo, "Nessuno mi può giudicare" di Massimiliano Bruno fino a "La peggiore settimana" della mia vita di Alessandro Genovesi.
Tutto questo senza rinunciare alla sperimentazione di nuovi generi, si va dalla commedia al cinema d'impegno civile, non mancano noir, polizieschi, gialli, thriller, film storici, e con un occhio di riguardo a realtà che spesso sfuggono alla vista del cinema tradizionale.
Ma come riconosciuto dallo storico e critico cinematografico Gian Piero Brunetta Il giovane cinema italiano è come un iceberg, esiste, ma è in gran parte invisibile, sotto il pelo dellacqua". Infatti al di là di alcuni esordi di successo, molte opere prime, che spesso ricevono premi e riconoscimenti allestero, non ricevono la giusta visibilità in Italia.
In questo panorama desolante approda alla Casa del Cinema, la rassegna di Franco Montini "Buona la prima" ideata proprio per offrire un nuovo spazio ad alcuni dei debutti più interessanti, produzioni di grande qualità artistica ma che alla prima uscita commerciale non hanno avuto sufficiente visibilità.
E quindi tutti i lunedì dal 16 gennaio al 19 marzo alle 16.30 (con replica il sabato e la domenica alle ore 17) nella Sala Deluxe della Casa del Cinema di Villa Borghese, il pubblico romano avrà finalmente loccasione di vedere le opere prime di dieci registi esordienti ma di grande talento come "Into Paradiso" di Paola Randi, "18 Anni dopo" di Edoardo Leo, "Il paese delle spose Infelici" di Pippo Mezzapesa, "Il Primo Incarico" di Giorgia Cecere, "La Cosa Giusta" di Marco Campoggiani, "I Primi della Lista" di Roan Johnson, "Due Vite per Caso" di Alessandro Aronadio, "Cavalli" di Michele Rho, "La casa sulle nuvole" di Claudio Giovannesi, "Corpo Celeste" di Alice Rohrwacher.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e a seguire si svolgerà un incontro con il regista, per comprendere meglio il lavoro di giovani autori emergenti e le dinamiche, spesso complesse, che accompagnano la nascita di unopera prima.
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