Trenta minuti per raccontare il GRA. Un giro in macchina del fantastico assessore alla Cultura dell'estate romana, Renato Nicolini, in una delle sue ultime interviste prima della prematura scomparsa.
Seguendo, come d'abitudine, una scia di libere associazioni, Nicolini, seduto sul sedile girato di una monovolume, racconta storia, informazioni, curiosità di una strada che racchiude la città eterna, costruita in vista delle Olimpiadi del 1960 dall'ingegner Eugenio Gra, che riuscì con un acronimo indovinato (Grande Raccordo Anulare) a firmare il suo progetto senza dover apporre nessuna firma.
Inquadratura fissa sull'Architetto Renato, che comincia cercando di capire le dimensioni del cerchio e quindi di Roma stessa, ma si ferma davanti alla formula per calcolare il raggio partendo dalla circonferenza. Scorrono via così, a un paio di uscite nella zona dove sono stati creati campi Rom e risiedono i giocatori della Roma. E poi via via una alla volta tutte le strade che portano in città che proprio per il suo carattere "eterno" è capace di offrire i "tanti futuri possibili" del titolo.
Tra battute e riflessioni estetiche, il ricordo di Renato Nicolini girato da Gianfranco Rosi, riesce ad essere commovente. Almeno per chi lo conosceva.
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