Dopo aver girato per tutta lestate tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Alto Adige, sono volte quasi al termine le riprese della prima opera di finzione diretta dal regista Alessandro Rossetto ("Bibione Bye Bye One"), dal titolo provvisorio di "PICCOLA PATRIA". I giovani protagonisti del film sono Maria Roveran (allieva allultimo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma), Vladimir Doda (studente dellAccademia dArte Drammatica Nico Pepe di Udine) e Roberta Da Soller (curatrice di S.A.L.E. Docks presso i Magazzini del Sale di Venezia).
Ambientato in un fuligginoso, fangoso e torbido Nordest, il film è un racconto di disperata vitalità. La storia di due giovani ragazze, di un immigrato albanese e del tessuto sociale e territoriale, tra città e campagna, dove si muoveranno e cresceranno le loro esperienze di vita ai margini, si alimenteranno i loro affetti, si agiteranno i loro sogni inseguiti a ogni costo, anche a scapito della vita stessa.
Luisa e la sua migliore amica Renata ricattano sessualmente Menon, usando per i loro scopi l'ignaro Bilal, giovane fidanzato albanese della protagonista. Ma l'intreccio si complica: Carnielo, migliore amico di Menon e padre di Luisa, non sa del ricatto messo in atto dalla figlia. Con Menon, Carnielo condivide unamicizia grezza e dai tratti xenofobi, di cui anche Bilal sarà vittima. Il ricatto si insinua, sconnesso e pericoloso, i giovani maneggiano una cosa più grande di loro.
"PICCOLA PATRIA" è unopera corale, un potente ritratto di una periferia del mondo e immagine di un piccolo universo di attorcigliata e distorta fascinazione. Il regista ha lasciato gli interpreti liberi di improvvisare e sviluppare in maniera personale le scene, come egli stesso spiega: Portando i miei attori a dormire, mangiare, vivere nello stesso luogo per un lungo periodo di tempo, ho avuto la possibilità di usare gli strumenti più affini al concetto del documentario e metterli al servizio della finzione. Il risultato è stato folgorante: gli attori si dimenticano di esserlo e rivivono la storia e le sensazioni di quei personaggi, interpretando le loro stesse anime. Un altro elemento di autenticità sta nel fatto che gli attori hanno potuto usare la loro lingua per esprimersi
una lingua che rispecchia quel territorio a Nord Est e che riflette, nei suoi toni caldi, latmosfera di una intera estate di riprese. Cè molta sperimentazione nel film e le storie dei personaggi, con ognuno qualcosa da nascondere, nascevano non solo dalla sceneggiatura, cioè dalla pagina scritta, ma dal vivere ogni giorno quel luogo e quella realtà dai forti contrasti anche emotivi.
"PICCOLA PATRIA" si presenta dunque come un'intensa storia d'amore giovanile contrastato e di ricatto. In un ideale Nordest italiano, è quasi una Peyton Place del Triveneto dove serpeggiano i fuochi di un mondo nascosto, vivo e sensuale. La vita quotidiana con la sua rassicurante normalità fa da cornice a un mondo marginale, fatto di istinti, pulsioni e desideri inconfessabili in cui i protagonisti si muovono e si incontrano fatalmente. Speranze diverse e inganno contrappongono giovani e adulti, padri e figli, ma anche i giovani amanti e la comunità stessa.
Alessandro Rossetto è nato a Padova. E autore cinematografico, produttore, direttore della fotografia e operatore alla macchina. La critica così descrive il regista e sceneggiatore: Locchio cinematografico di Alessandro Rossetto è prezioso, pieno di curiosità e sensibilità. Nei suoi film ci guida ad incontrare situazioni e personaggi toccanti, rivelandoci la loro intima immaginazione, la loro visione del mondo e la loro straordinaria vita di ogni giorno, messa in scena con rigore e poesia. Tra i film realizzati: "Il fuoco di Napoli" (1997), "Bibione Bye Bye One" (1999), "Chiusura" (2001), "Feltrinelli" (2006).
PICCOLA PATRIA è prodotto da Arsenali Medicei e Jump Cut, con il sostegno di Veneto Film Commission, BLS - Business Location Alto Adige, Trentino Film Commission e Friuli Venezia Giulia Film Commission. Coinvolta nel progetto anche la casa di produzione e distribuzione friulana Tucker Film. Allinterno della troupe anche studenti ed ex studenti della scuola di documentario ZeLIG di Bolzano.
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