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FdP53 - Village People e Gaynor chiudono il 53/o Festival dei Popoli

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Il Festival dei Popoli chiude la 53esima edizione, domani sabato 17 novembre (cinema Odeon, alle 21.00), con la proiezione, in anteprima nazionale, del documentario "The secret disco revolution" di Jamie Kastner (Canada, 2012) sull’era della disco music degli anni ’70. Da Gloria Gaynor a Robert Kool Bell, dai The Village Peolpe a Thelma Houston il documentario racconta attraverso i testimoni di quell’epoca l’apoteosi di un periodo inconfondibile della musica mondiale. Un viaggio ironico e riflessivo tra la disco dance, vinili e stroboscopiche. "L’era della disco music" – si chiede il regista Kastner – "è stata una breve epoca di annebbiamento, l’apoteosi del disimpegno, un momento di memorabile oblio o forse il periodo in cui si è consumata una rivoluzione più segreta e profonda?" La proiezione del documentario "The secret Disco Revolution" sarà preceduta dalla proclamazione dei vincitori della 53esima edizione del Festival dei Popoli poi proiettati alle 21.30 al cinema Spazio Uno. L’ottava e l’ultima giornata del Festival dei Popoli parte al cinema Odeon, alle 15, con "Scene Shifts in six movements" di Jani Ruscica (Finlandia/Germania/Danimarca, 2012) dove Parigi e Roma sono luoghi immaginari che prendono corpo nelle immagini di un immigrato che l’attraversa con sguardo aperto e curioso. Seguirà "It was related to me" di Mohammad Shawky (Egitto/Germania/USA, 2012), una riflessione sul complesso rapporto tra due fratelli di una famiglia egiziana. Seguirà "Jaures" di Vincent Dieutre (Francia, 2012) dove il regista punta la sua videocamera sulla vita in strada, nel luogo dove per lungo tempo incontrava l’amante Simon. Alle 17.30 "Hachazos" (Argentina, 2012) di Andrès di Tella, il regista argentino a cui il festival ha dedicato la retrospettiva completa: un film con Claudio Caldini, definito da Di Tella “cineasta segreto”. Il documentario racconta l’incontro tra due cineasti, tra due sguardi, un incontro che è anche un corpo a corpo, un confronto tra tempi diversi del cinema, tra visioni e pratiche che si mettono in gioco. All’Odeon saranno proiettate le repliche, dalle ore 10, di "Cama de Gato", "Un Ete avec Anton" e "Sms – Save my soul". L’ultima giornata a Spazio Uno vede in programma "Il farsi della scrittura" di Alberto Fasulo, ad ingresso libero, sul working in progress del nuovo documentario del regista friulano. Alle 17 la replica di "Swahili tales". Seguirà "Effetto Thioro" di Alessandro Penta (Italia, 2012) sulla storia di Thioro, figlia di una mamma milanese e di un papà senegalese: il documentario racconta del viaggio di Thioro dai primi passi nel nord dell’Italia al grande viaggio a Diol Kaad, un piccolo villaggio a est di Dakar. Alle 19 replica di "The devil", seguirà la replica di "Osiemnastka". Dopodichè sarà la volta di "All’ombra della croce" di Alessandro Pugno (Italia/Spagna) ambientato nella Valle de los Caidos, vicino Madrid, memoriale voluto dal dittatore Francisco Franco. Alle 21.30 si terranno le proiezioni dei film premiati. Alle Murate (ore 12) il consueto Free Speech, l’incontro con il pubblico e gli autori presenti al festival (ingresso libero).

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