Storie di ultras e profughi palestinesi ma anche di rave-party, milonghe e mondine raccontate da Andrea Zambelli, un filmmaker che ha costruito la sua poetica sulla specificità della ripresa digitale, un privilegio tecnico che gli permette di avvicinarsi in maniera intima ai soggetti dei suoi film.
Con queste parole il circolo Amantes di Torino presenta il nuovo appuntamento del ciclo Strane Visioni, previsto lunedì 12 novembre dalle 19: nella prima parte incontro con l'autore, a seguire proiezioni tra le ore 20.00 e le ore 21.30, con estratti da alcuni lavori del regista.
FAREBBERO TUTTI SILENZIO (2001)
Documentario sugli ultras dellAtalanta. Il film mostra uno spaccato del vivere ultrà, che risulta sconosciuto alla maggior parte delle persone a causa della distorsione mediatica del fenomeno, messa in atto da televisioni e giornali. Nella seconda metà del documentario lattenzione punta sui rapporti del soggetto ultrà con le forze dellordine e con i mezzi di informazione, cercando di capire se esiste una correlazione tra lavvento del calcio digitale delle pay-tv e linasprirsi dei rapporti dei tifosi con società, polizia, stampa.
3 APRILE 2002, DEHEISHE REFUGEES CAMP (2002)
Documentario girato il 2 e 3 aprile 2002 nel campo profughi a Deheishe, in Palestina, nell'attesa dell'occupazione dei carri armati israeliani. Il regista si lascia guidare da Ghassan, ragazzo palestinese di quindici anni, all'interno del campo. Lo vediamo incontrare coetanei, ci mostra i nuovi insediamenti israeliani, si reca poi alla veglia e al funerale di un martire. Nel campo tutto è pervaso da un senso di oppressione e morte. Nella notte il bombardamento.
MERCANCIA (2006)
Il documentario illustra i vari passaggi di produzione della pasta di coca nel Magdalena Medio, raccontando le difficolta' e le condizioni di vita dei contadini colombiani implicati in questo processo. Il film mette in risalto la necessita' dei contadini di coltivare la foglia di coca per poter sopravvivere, sottolineando la loro estraneita' a logiche di consumo/abuso della sostanza.
MONDINE - DI MADRE IN FIGLIA (2008)
Unico documentario italiano selezionato dal Festival di Toronto 2008, Di madre in figlia racconta una scheggia di storia patria. Dove, se licona è la conturbante Silvana Mangano in Riso amaro, la sua leggenda assolutamente concreta è un gruppo di venti donne, molte delle quali ottantenni, che vanno in giro di festa in sagra a cantare le stesse canzoni, di protesta, damore, di malinconia, che usavano cantare in risaia molti decenni fa: il Coro delle Mondine di Novi. Da queste donne, e dalle loro figlie che le affiancano perpetuandone tradizione e memoria, Di madre in figlia si lascia affascinare: seguendo il flusso dei loro ricordi, partecipando agli entusiasmi per le tournée di oggi, documentando intrecci e consonanze culturali e artistiche impensabili, come quello con lelettro-folk dei Fiamma Fumana che accompagna i concerti del Coro. Pane rose e musica elettronica, mentre la loro musica difende unantica idea del secolo passato: il lavoro come lotta per la libertà.
TEKNO - IL RESPIRO DEL MOSTRO (2010)
Il film racconta la nascita e lo sviluppo dell' underground tekno movement, focalizzandosi sulla sua espansione nei paesi dell'ex blocco sovietico, che avviene nei primi anni del 2000, quando i sound system decidono di aprire spazi di agibilità verso est, spinti dalla repressione poliziesca e dal progressivo degrado della scena tekno nei paesi dell'europa occidentale.
La camera segue le carovane di camion e furgoni che, carichi di attrezzature musicali, intraprendono un viaggio verso i paesi dell'est, occupando temporaneamente degli spazi per dare luogo ai teknival, festival di musica elettronica liberi e gratuiti.
MILONGUEROS (2010)
Di notte, nelle storiche e più importanti milonghe di Buenos Aires, che richiamano un incredibile numero di appassionati di tango, i più famosi milongueri si raccontano e spiegano come il tango, prima di essere una stupenda musica e un sensuale ballo, sia soprattutto uno stile di vita.
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