Volevamo raccontare il Sudafrica contemporaneo da una prospettiva che non contenesse rischi di retorica o i toni di uninchiesta sociologica.
Avevamo inoltre il desiderio di tributare un omaggio alla grande tradizione fotografica sudafricana e ai tanti talenti del jazz costretti dallapartheid a una dolorosa diaspora in occidente.
Gianni Sirch e Ferruccio Goia
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