Il nuovo film di Daniele Vicari, "La nave dolce", in uscita nelle sale italiane l8 novembre, racconta il primo, e probabilmente più impressionante, sbarco di massa sul suolo italiano.
L8 agosto 1991 la Vlora, un vecchio mercantile che trasportava zucchero, con a bordo 20.000 albanesi, arriva nel porto di Bari. Le difficoltà di attracco e di sbarco prima e quelle di sistemazione e di rimpatrio poi sono documentate in centinaia di ore di girato vergine ad opera di televisioni locali e nazionali che giacevano nei magazzini e negli archivi e che sono state poi montate nel film in modo tale da mantenere intatto lo stupore e da sfruttarle per la loro forza evocativa, come racconta Vicari.
Il regista ha ricostruito delle storie vere intorno alle riprese originali. Storie di speranza, illusioni, disillusioni. Storie come quella di Kledi Kadiu, uno dei tanti ragazzi che salì a bordo della Vlora semplicemente seguendo la folla che assaltava la nave al porto di Durazzo.
Dopo Diaz, il regista torna indietro nel tempo per raccontare un altro evento collettivo di grande portata storica. Unaltra pars pro toto, per dirla con Vicari, che tenta di ricostruire il senso del tutto attraverso lesperienza di una molteplicità di persone.
Microcinema, nella sua opera di valorizzazione del grande cinema italiano, ha siglato un accordo distributivo che traghetterà La nave dolce sulla rotta dei migliori cinema italiani il prossimo 8 novembre.
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