Fa uno strano effetto vedere oggi "Eccomi qua" di Giacomo Ciarrapico: se ai tempi (era il 2003) si trattava di un'opera di formazione per il regista e il gruppo di attori protagonisti, ora è da guardare come un passo importante per coloro (non tutti, ma quasi) che pochi anni dopo creeranno il fenomeno "Boris".
Senza i (futuri) sodali Mattia Torre e Luca Vendruscolo, Ciarrapico propone un film incentrato su quattro eterni "Peter Pan", una commedia forse ancora acerba ma sicuramente interessante: il confronto con l'altro sesso (Maddalena Maggi, convincente), il rapporto con gli amici (la sintonia tra loro è evidente), la paternità e un finale non scontato sono gli elementi chiave della sceneggiatura.
Il protagonista è Andrea Sartoretti, che scopre di avere un figlio "non voluto" e si deve confrontare con il nuovo status. Una prova d'attore interessante (lontanissima, per esempio, da quella dura del Bufalo nella serie di "Romanzo criminale"), che lo vede accanto agli altri "sceneggiatori" di Boris Valerio Aprea e Massimo De Lorenzo, a cui si aggiunge il futuro "schiavo" Carlo Luca De Ruggieri.
Alcune idee molto riuscite (il conto delle bugie giornaliere, l'inizio poco "politically correct" con le quattro masturbazioni simultanee, ...) e alcuni scambi di battute fulminanti ("Sono incinta" "Ti dispiace se bestemmio?", il ritornello "Ma quanto guadagni?", ...) lasciano il segno in un film da riscoprire.
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