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CINEMAGIA - A Locarno il cinema per ragazzi

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Locarno (Lago Maggiore, Svizzera) non è solo sede del prestigioso Festival del Film, ma da 27 anni anche quella di Cinemagia rassegna film per ragazzi organizzata dal Gruppo genitori locarnese. Quest’anno la rassegna per allievi delle scuole elementari e medie, ma aperta anche al pubblico, in particolare genitori e nonni (che hanno l’accesso gratuito alle proiezioni se accompagnano nipoti), ha come tema la Felicità intesa non unicamente come spensieratezza ma come ricerca di un miglior modo di vivere per sé e per gli altri. I 16 film in cartellone, sono stati scelti ad hoc per aiutare gli spettatori in erba a riflettere sul senso stesso del termine. "Cerchiamo di selezionare film che, oltre a emozionare o divertire, possano fornire spunti da affrontare in classe, o fungere da complemento a quanto appreso", ha spiegato Francesca Snider, una delle organizzatrici. I lungometraggi in cartellone spaziano così da opere di fantasia a ricostruzioni storiche, affrontando temi sensibili come il rapporto tra figli e genitori, l’ecologia e – in particolare – il legame tra nonni e nipoti. Non manca quindi la storia di Heidi, raccontata dal regista britannico Paul Marcus, mentre i film svizzeri in cartellone sono quattro: "Vitus" di Fred Murer, "L’enfant d’en haut (Sister)" di Ursula Meier e i ticinesi "Lionel" di Mohammed Soudani e "Tutti giù" di Niccolò Castelli. Per quest’ultimo film è prevista la presenza in sala di diversi attori e tecnici; alla proiezione di "Lionel", girato in parte nel Locarnese, parteciperà invece il regista Mohammed Soudani. Tra i 16 lungometraggi su la Felicità o ricerca di questa da ricordare opere quali: i fantastici "Up" di Pete Docter e Bob Peterson, "Hugo Cabret" di Martin Scorsese, "Lorax - il guardiano della foresta" di Chris Renaud e Kyle Balda. La presenza della cinematografia italiana e di film in lingua italiana è notevole. "Lionel" di Mohammed Soudani, (Svizzera, Costa D’Avorio) è il sogno di un ragazzo locarnese, di origini africane di riportare in Africa un vecchio leone dello zoo. Per realizzare l’impresa Lionel si impegna con entusiasmo e con tutte le sue forze. Filmato con realismo e grande sensibilità il lungometraggio di Soudani sa toccare la corda della solidarietà non solo dei piccoli. "Un giorno della vita" di Giuseppe Papasso Il documentarista Giuseppe Papasso al suo primo lungometraggio, ispirandosi a "Les quatre cents coups" di François Truffaut, narra con partecipazione la storia del piccolo Salvatore finito in riformatorio per aver rubato i soldi per comprarsi un vecchio proiettore. Il film è uno spaccato realistico di vita italiana degli anni sessanta: una società capace ancora di sognare attraverso i personaggi e i miti del cinema. "Tutti giù" di Niccolò Castelli (Svizzera) è un film sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta in un mondo in cui i grandi sono quasi del tutto assenti. Il lungometraggio, opera prima del giovane regista luganese, ha partecipato al Festival Internazionale del Film di Locarno 2012 nella sezione Cinéastes du présent, riscuotendo consensi di pubblico e di critica. "Tutti giù" è un lungometraggio realizzato da un cast quasi interamente giovane, composto per la maggior parte da amici che si conoscono da molti anni e si frequentano anche al di fuori del lavoro. "Corpo Celeste" di Alice Rohrwacher, Italia. Marta tredici anni, ritorna a vivere insieme a sua madre e a sua sorella, a Reggio Calabria città nella quale è nata, ma che non conosce, essendo vissuta in Svizzera (in Ticino). In questo ritorno, “emigrazione di ritorno” il mare e il cielo blu sono solo un desiderio. Per lei più che per sua sorella e sua madre l’ambientarsi è molto problematico e il socializzare quasi impossibile.

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