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GOLEM - Dal 7 Novembre la nuova edizione in DVD

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In uscita il 7 Novembre 2012 la nuova edizione del dvd dell’ipnotico film "Golem". Distribuito da Eagle Pictures Home-Video, si presenta in una nuova veste corredata da moltissimi extra, tra i quali:introduzione critica di Marco Gazzano, inediti Backstage, interviste al cast e al regista e “Golemsage” documentario sulla realizzazione del film. Caso raro di film indipendente che dopo il successo ottenuto in sala, riesce a convincere una delle major cinematografiche più importanti in Italia ad investire nella distribuzione home-video, permettendo così ad un film estremamente originale di avere un effettiva presenza sul mercato italiano ed europeo. “Golem”, il titolo scelto dal regista Louis Nero per il suo lungometraggio, evoca oscure visioni esoteriche. Dalle leggende alchemiche, ai misteri ebraici legati alla Cabala al mitico film “Der Golem” di Wegener. Proprio le città del triangolo magico, Torino, Praga e Lione, fanno da scenario a quest’opera dedicata alla figura del Golem. La mitica statua-automa, animata dal potere delle parole magiche, vaga nella notte attraverso lo scenario delle tre città magiche alla ricerca del suo creatore. I percorsi si intersecano e si sovrappongono su più livelli. Il tradizionale sviluppo narrativo lascia spazio a un ipertesto affabulante, fatto di frammenti, emozioni e caleidoscopiche emozioni. Louis Nero crea un’affascinante selva di suggestioni culturali, di simboli, di ombre espressionistiche, di sperimentazioni linguistiche e narrative che danno vita a un’opera coinvolgente, piena di stimoli e richiami, a un intermittente flusso di immagini di rara forza emotiva. “Ho utilizzato gli esterni a Torino, Praga e Lione. Golem è cinema di ricerca quindi attento al linguaggio, è video arte nella ricerca estetica, è divulgazione di una cultura importante. Ho utilizzato attori di teatro interessati alle tematiche trattate come Moni Ovadia, ho cercato di fotografare Praga per scoprirne l’essenza, ma soprattutto ho cercato di addentrarmi in una vasta simbologia: le varianti della golemsage. Esse presentano il Golem come un muto fantoccio con statura da gigante, si pensi alla rilettura di Wegener del romanzo di Meyrink in “der Golem, wie er in die Welt kam” dove le scenografie di Poltzig ispirate all’espressionismo concorrono a creare un’atmosfera misteriosa ricca di riferimenti agli enigmi cabalistici. Il concetto di “gòjlem”, però, implica anche un qualcosa di incompiuto, di embrionale. Nel Talmud una donna che non abbia ancora concepito o una brocca che abbia bisogno di levigatura si definiscono “Golem”. Quante leggende possono vantare un così grande campo simbolico? Il Golem che ricalca il mito di Adamo, il Golem plasmato dal Rabbi Low che per dar vita al colosso legge brani del Sefer Jezira e gli infila in bocca lo schem, il Golem polacco che in fronte porta scritto “emet “ e per farlo morire non basta che cancellare la prima lettera, è un’immagine simbolica del cammino verso la redenzione, l’anima collettiva materializzata del ghetto, è colui che salva gli ebrei dal pogrom, è il sogno dell’uomo di poter diventare Jahve Elohim, la passione che cresce a dismisura e distrugge l’uomo, la creazione che supera il suo attore. E’ sogno, quindi materiale cinematografico per eccellenza, scomposizione ed insieme ricomposizione, quindi trattato con una divisione del quadro scenico, campo-controcampo che crea la frammentarietà del tutto. Un’immagine cinematografica evocativa come lo è la figura, come lo è la leggenda, una creazione digitale, essenzialmente una storia che deve essere raccontata, usufruita anche con l’inserimento dell’ipertesto, con la stessa consistenza impalpabile che hanno le allucinazioni.” - ha dichiarato Louis Nero.

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