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Dal 22 al 24 ottobre la 5a edizione di Le Visioni Altre

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Dopo le giornate di agosto che hanno fatto da anteprima, si svolgerà a Moliterno, Spinoso e Tramutola dal 22 al 24 ottobre 2012 la quinta edizione della rassegna cinematografica “LE VISIONI ALTRE” che quest’anno affronta il tema del lavoro. Promossa dalla Provincia di Potenza, l’iniziativa si avvale anche del sostegno della Regione Basilicata, dei comuni di Spinoso e Tramutola e del Circolo Unione di Moliterno, della Biblioteca Comunale di Tramutola e dall’Associazione Infinite Lune. Sotto, con il programma completo della rassegna (agosto ottobre) la presentazione del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, e del curatore Mimmo Mastrangelo “Per il voi il cinema è spettacolo per me è quasi una concezione del momento…”. Queste parole del grande poeta avanguardista russo, Vladimir Majakovskij, ci aiutano a ricordare qual’é stata ( e continuerà ed essere) la bussola di marcia de “Le Visioni Altre”. Se la scelta di distribuire le proiezioni in due momenti diversi può rappresentare la novità del 2012, di certo la costante della rassegna rimane il voltare le spalle a quel glamour (e leggerezza) che ha invaso ogni piccola o grande vetrina cinematografica. Alle “Visioni altre” non ci sono spazi per passerelle ed ospitate, ma gli unici protagonisti in assoluto sono i film. Quei film “trasmettitori” di un pensiero che a sua volta si specchia e confronta con il punto di vista dello spettatore …“Visioni altre” , tra l’altro, è il risvolto di un cinema documentarista, un cinema del reale che quest’anno investiga attorno al lavoro, tematica che è stata ormai completamente esclusa dall’agenda della politica e dell’informazione (meglio: di un certo tipo d’ informazione). Nel proporre un pugno di opere sul tema sopra indicato, vogliamo ricordare che se si parla di lavoro ci si dimentica di chiamare in causa i lavoratori, se si discute di precariato non si guarda alle condizioni (di povertà) in cui vivono tantissime persone, se si analizza la globalizzazione non si aggiunge poi come questo processo di modernizzazione produca effetti disastrosi nel sociale e nel mondo della produzione. Alle “Visioni altre” 2012, tuttavia, non c’è solo il lavoro in primo piano, ma pure la legalità che si riscatta attraverso la memoria di una tragedia, la videocrazia intesa come chiave del potere delle immagini, la paesologia che è quella scienza tra poesia e geografia che scruta (e rivaluta) la piccola Italia e di cui è ideatore il poeta-scrittore irpino Franco Arminio. Tutti questi indirizzi si tengono per mano per formare un’unica giostra dove il cinema delle “Visioni altre” si sforza di scandagliare il reale. E le storie, tanto di oggi quanto quelle del passato.

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