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I vincitori dell'EtnoFilm Fest 2012

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Premio Sezione AMERINDIA Amazonia 2.0 di Sandro Bozzolo Motivazione: Per lo sguardo sensibile con cui viene narrata la realtà di un luogo nella selva amazzonica ecuadoregna che, attraverso la forza collettiva degli abitanti, si riscatta nella trasformazione di vecchie utopie in nuove opportunità. Un vero messaggio di speranza che travalica i confini geografici. Menzione Sezione AMERINDIA Rizoma di Paolo Buccieri Motivazione: Il regista riesce a raccontare in modo convincente come le popolazioni indigene e i giovani delle periferie di San Paolo usano le nuove tecnologie per comunicare la loro cultura. L'utilizzo dei mezzi tecnologici, troppo spesso dato per scontato, diventa l'opportunità per far emergere e raccontare la rabbia e l'orgoglio dei protagonisti. Premio Sezione ETNOFILM Stelle contate sulle dita di Giuseppe Carrieri Motivazione: Un soggetto affascinante: la luce. La corrente elettrica che porta la modernità in un villaggio indiano diviene oggetto di contrasto tra gli abitanti: alcuni accettano la trasformazione con entusiasmo, altri la rifiutano sentendola come un impedimento nel contatto con la natura e con il cielo stellato. Un delicato racconto per immagini narrato in modo efficace grazie alla capacità di ascolto e di empatia dell'autore. Menzione Sezione ETNOFILM Oro Bianco di Giacomo Cuva, Alice Campoli e Federico Betta Motivazione: Una ricerca storico-antropologica sulla realtà delle balie da latte nella Ciociaria del secondo dopoguerra: latte materno in cambio di denaro. Uno scambio in cui i sentimenti ci sono, ma sono repressi. Il film mostra come il possesso di denaro possa, allora come oggi, significare anche il possesso delle persone. Premio Sezione FILO’ Le perle di ritorno. Odissea di un vetraio africano di Franco Basaglia Motivazione: Come il filo unisce le perle, anche il lavoro può unire gli uomini. Qui la delicata vicenda del primo perliere senegalese a Venezia, viene narrata con armonia e vicinanza emotiva. Attraverso il lavoro, un lavoro di tradizione e artigianato, Moulaye trova modo di scoprire la vera essenza della città che lo ospita. Quella maestria dei perlieri di Murano è la stessa degli artigiani della sua terra lontana: le mani sanno fare, le mani sanno anche il modo, se vogliono, di incontrarsi. Menzione Sezione FILO’ Piccola Terra di Michele Trentini Motivazione: Ogni piccolo appezzamento può dare un grande frutto. Da una piccola terrazza tornata al seme, nuove colture possono indicare immediatamente la necessità di un atteggiamento di maggiore coinvolgimento e rispetto. Un panorama, che sembrava perso, eroso, può rinascere. Una coltura nuova può ridare linfa alle altre. E c’è posto per ogni contributo e ogni integrazione. Nessuna terra è poi davvero così piccola da non poter ospitare i tentativi più tenaci di ridare la vita, di evitare lo scempio e l’abbandono, da non lasciare che gli uomini la amino, la nutrano, la conservino. Premio Sezione SHAMAN Donne che rifiutano la morte di Mohamed Kenawi Motivazione: Srebrenica – luogo di morte: testimonianze di donne che hanno vissuto sulla propria pelle le atrocità della guerra nell'ex-Yugoslavia nella prima metà degli anni '90. Un film che, oltre ad essere documento di memoria del dolore, riesce a ritrarre delicatamente le pratiche quotidiane attraverso le quali si elabora la sofferenza e si ricostruisce una nuova storia di vita. Menzione Sezione SHAMAN Soha di Donatello Conti Motivazione: Il mistero della celebre figura dei Mamuthones viene sottoposto ad un attento, riuscito tentativo di disvelamento. La maschera è aiuto e potenza. Una maschera è destino, fatalità, ma anche soccorso contro forze ancestrali. Una maschera nasconde il volto, ma rivela, come fa questo documentario, i sentimenti profondi di chi la indossa.

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