Ho conosciuto Vittorio Arrigoni nel 2009 e subito mi è sembrata una persona eccezionale, fuori dal comune. Una specie di creatura letteraria d'altri tempi, che qualcuno ha definito un Don Chisciotte, chi il Che Guevara italiano, chi l'ultimo dei romantici. Semplicemente era un uomo che ha scelto di lasciare tutto per cercare di mettere in pratica i propri ideali. Utopia - come si faceva chiamare su Internet - che si trasforma in realtà, traducendo in fatti concreti quello che per molti sono solo belle parole. E' per questo che ho sentito il bisogno di raccontarlo ed è per questo, soprattutto, che Vittorio è stato ucciso, il 15 aprile del 2011, nella Striscia di Gaza. Era giusto ricordare quella che, prima di tutto, è stata e resta una grande lezione di vita. Anche nella disumanità più feroce, come ripeteva sempre Vittorio, RESTIAMO UMANI.
Anna Maria Selini
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