E' molto addolcito e moralista, rispetto al romanzo, il film di Francesca Comencini. "Un giorno Speciale", tratto dal romanzo di Claudio Bigagli "Il cielo con un dito" ricorda non poco la situazione di "L'Intervallo" presentato nella sezione Orizzonti; due giovani alle prese con le difficoltà di oggi che portano spesso a sfiorare l'illegalità e l'amoralità. Ma mentre quello ambientato a Napoli di Leonardo di Costanzo si limita a mostrare con semplicità due giovani e il loro personale disagio, il film di Francesca Comencini, spingendo su temi piuttosto sfruttati (l'onnipresente tv, il benessere a tutti i costi, i cattivi politici, i giovani senza opportunità), tende a suggerire un giudizio morale che appare francamente superato.
Quella di Marco e Gina, interpretati da Filippo Scicchitano e Giulia Valentini, potrebbe essere una giornata normale, a dispetto del titolo, se non fosse per l'epilogo. La ragazza non vuole fare quello per cui è uscita di casa, anche se il suo percorso sembra tracciato, con i favori sessuali in cambio di una carriera da soubrette in tv. I due giovani riescono ad aprirsi gli occhi a vicenda e a perdere di vista i falsi obiettivi che si sono posti e che adesso, dopo un giorno insieme, sono disposti a rifiutare. Questa dovrebbe essere un'auspicabile, normale giornata per due coetanei, ed è destinata a diventare speciale. Ma forse neanche troppo.
Francesca Comencini usa il suo punto di vista borghese, più giusto per un film come "Lo Spazio Bianco", per raccontare due attuali ragazzi di borgata , lontani anni luce dai personaggi di Pasolini ma, per rimanere sulla terra, anche da quelli dei film di Amanda Flor. Il romanzo è più articolato, più amaro e dunque più avvincente del film, ma in momenti di crisi come questo, è evidente che alcune scene particolarmente ricche sono più facili da descrivere a parole piuttosto che da produrre in un film.
"Un giorno Speciale", ultimo italiano in Concorso alla Mostra, uscirà in sala il 4 ottobre prossimo distribuito da Lucky Red.
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