Il confronto con gli altri grandi paesi europei mette in risalto le difficoltà e le atipicità del mercato cinematografico italiano. Nel 2011 nelle sale italiane sono stati staccati 111 milioni di biglietti a fronte dei 216,6 milioni della Francia, i 171,6 della Gran Bretagna e i 129,6 della Germania. Di contro risulta positiva per lItalia la quota di mercato dei film nazionali che nel 2011 ha raggiunto il 41,7% superando il 37,8% della Francia. Sfavorevole il confronto relativo ai finanziamenti pubblici: le risorse investite nel settore nel 2011 dalle amministrazioni statali e regionali italiane sono state pari a 185,8 milioni di euro, mentre in Germania hanno toccato i 344,1 milioni, in Gran Bretagna i 365,9 milioni e in Francia i 632,9 milioni.
Sono questi i dati che emergono dal rapporto dellOsservatorio Europeo dellAudiovisivo presentato oggi a Venezia al convegno Strategie europee per il cinema, promosso dalla Direzione Generale Cinema del MiBAC, realizzato da ANICA e ANEC, in collaborazione con la Biennale di Venezia, nellambito della Mostra del Cinema. Basso anche linvestimento italiano complessivo nella produzione che si ferma nel 2011 a 423 milioni di euro, mentre in Francia raggiunge i 1389 milioni. La prima posizione spetta alla Gran Bretagna che nel 2011 ha investito nel cinema 1466 milioni di euro. Il dato negativo degli investimenti italiani è compensato dal fatto che, contrariamente a quanto accade negli altri paesi europei, lapporto dei privati in Italia è più alto, in proporzione, rispetto a quello pubblico. Altro dato positivo per lItalia è quello relativo al numero di film prodotti, 146 nel 2011, che supera di gran lunga quello dei tedeschi (92) e degli inglesi (90), anche se inferiore a quello francese (207). Buono il confronto sul prezzo medio del biglietto che si attesta per lItalia, così come per la Francia, a 6,3 euro, contro i 6,8 della Gran Bretagna e i 7,4 della Germania.
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