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Mancano ormai poco più di due settimane all'apertura della 69a edizione della "Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia", diretta per la prima volta da Alberto Barbera, che si svolgerà dal 29 agosto all'8 settembre.
Come sempre, il cinema italiano sarà presente in modo massiccio, e tre pellicole concorreranno al "Leone d'oro", "Bella Addormentata" di Marco Bellocchio, E stato il Figlio di Daniele Cipri' e "Un Giorno Speciale" di Francesca Comencini.
In passato illustri nomi del cinema di casa nostra hanno avuto l'onore di vedersi assegnare l'ambita statuetta.
Il 1954 è l'anno del primo trionfo tricolore, il "Giulietta e Romeo" di Renato Castellani, con Laurence Harvey e Susan Shentall, preferito a "Senso" di Luchino Visconti e a "La strada" di Federico Fellini.
Cinque anni più tardi furono ben due le pellicole italiane a vincere, "La grande guerra" di Mario Monicelli e in ex aequo "Il generale Della Rovere" di Roberto Rossellini.
Nel 1962 il "Leone d'oro" va a "Cronaca familiare" di Valerio Zurlini, con Marcello Mastroianni e Jacques Perrintratto, tratto dal romanzo di Vasco Pratolini.
"Le mani sulla città" di Francesco Rosi con Rod Steiger vinse invece l'edizione del 1963 e l'anno successivo trionfa "Deserto rosso" di Michelangelo Antonioni.
Nel '65 la statuetta va a Luchino Visconti per "Vaghe stelle dell'Orsa", con protagonista Claudia Cardinale e nel '66 a Gillo Pontecorvo per "La battaglia di Algeri".
Bisognerà attendere altri 23 anni per assistere alla vittoria di un italiano, "La leggenda del santo bevitore" di Ermanno Olmi, con protagonista Rutger Hauer.
Ultimo "Leone d'oro" di casa nostra è "Così ridevano" di Gianni Amelio, vincitore nel 1998.