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Dal 10 al 19 agosto torna il Clorofilla film festival

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Tutto pronto per il “green” carpet del festival che promuove la nuova linfa del cinema italiano. Protagonisti del Clorofilla film festival saranno corti e documentari a tema sociale e ambientale che troveranno spazio nel Parco della Maremma (Grosseto) all’interno di Festambiente, manifestazione nazionale di Legambiente, in programma dal 10 al 19 agosto. Dopo le anticipazioni in Puglia a Monte Sant’Angelo (Fg) a FestambienteSud e a Carloforte (Ci) al Posidonia Festival, Clorofilla film festival, entra nel vivo con il concorso in Maremma, mentre alcune serate si svolgeranno anche a Ostuni in provincia di Brindisi e la premiazione è prevista a Roma il 20 settembre all’interno di Festambiente Mondi Possibili. Oltre alle “visioni” ci saranno anche spettacoli di teatro, incontri e musica al tramonto, in attesa dei film. Ogni sera inoltre prima delle proiezioni, un video della Fondazione per il Teatro Valle occupato, lo storico teatro romano occupato dallo scorso anno cui sarà dedicata il 18 agosto una serata con la presentazione del libro “Teatro Valle occupato. La rivolta culturale dei beni comuni”. Tra gli spettacoli da segnalare “Antropolaroid” di e con Tindaro Granata, in una rilettura moderna del “cunto” siciliano, Premio della Critica 2011 assegnato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Tra le proposte di film documentari "Scorie in libertà" di Gianfranco Pannone, lavoro che racconta la lunga storia del nucleare in Italia, The well – Voci d’acqua dall’Etiopia di Paolo Barberi e Riccardo Russo, sul tema dell’acqua come bene comune, "Piccola terra" di Michele Trentini, sul recupero di terreni destinati all’abbandono, "Behind the label" di Sebastiano Tecchio, sulle coltivazioni di cotone in India, "(R)esistenza" di Francesco Cavaliere, storie di resistenza a Scampia. Il 18 agosto in occasione di una serata dedicata alla bellezza, lo schermo sarà per lo sguardo di Alessandro Capitani che in “Come prima più di prima mi amerò” racconta alcune donne che in nome della bellezza hanno deciso di ricorrere al bisturi. Tra i documentari più attesi, infine, "Tahrir Liberation Square" di Stefano Savona, David di Donatello e Nastro d’Argento 2012 come miglior documentario. Per quanto riguarda i corti ricordiamo che tra i lavori sono previsti “Il respiro dell’arco” di Enrico Maria Artale, “Nostos” di Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, “The change” di Fabian Ribezzo, “Munnizza” di Licio Esposito, “Chiamatemi Ishmael” di Paolo Briguglia, “L’intruso” di Filippo Meneghetti.

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