Premio Miglior Film
IL CASTELLO di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti
Motivazione: Per l'accuratezza dello sviluppo progettuale della narrazione critica e coinvolgente, intenta ad esplorare il confine virtuale e privilegiato del sistema sociale in cui, inconsapevolmente, viviamo. Nella complessa e drammatica narrazione di un luogo impalpabile, un non-luogo della modernità, punto nevralgico del controllo e della sicurezza.
Premio Miglior Opera di Interpretazione della Contemporaneità
PERLE DI RITORNO di Franco Basaglia
Motivazione: Per la capacità di proporre il senso della possibilità delle situazioni improbabili, della risolutezza del sogno determinato, della coscienza di un mondo di conoscenze e culture immutabile e riservato, ed ora in mutazione ed evoluzione, permettendo quelle possibilità di transfert culturale ritenute improbabili prima del pensiero globale.
Premio Miglior Opera di Innovazione del Linguaggio
PAPER MEMORIES di Teho Putzu
Motivazione: Per l'intento e il modo, per l'idea e la capacità di realizzarla, per la sorpresa innescata nel mezzo inteso con inattesa poesia, il tempo interpretato, il tempo innamorato, mai perso, in una prospettiva inedita di ricerca che richiama lo stile del cinema di Svankmajer con un'eleganza inconsueta ed attenta alle odierne mutazioni sociali.
Premio Miglior Opera di Responsabilità Sociale
ZAVORRA di Vincenzo Mineo
Motivazione: Per il senso di verità asciutta e sicura, proponendo uno sguardo sulla vita, sui ricordi, sulle aspettative impossibili, con attente e curate inquadrature sulla rappresentazione delle derive narrative della quotidianità, scomoda, e spesso rimossa. Con rigorose immagini sugli ambienti di "vita protetta" quotidiana, per il profondo potere cognitivo dell'immagine.
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