Il cinema per famiglie non esiste. Lo afferma il portavoce del Ministro per Beni e le Attività Culturali, Claudio Santini in apertura della tavola rotonda "Cinema e Famiglia Tra cultura e mercato" in programma alla V edizione del Fiuggi Family Festival. "Dalla relazione degli Uffici del Ministero" - continua il segretario particolare del ministro Lorenzo Ornaghi - "emerge che questa definizione, almeno a livello istituzionale, non esiste come categoria di genere".
Santini, partendo dal presupposto che il problema è prima di tutto capire che cosa si intenda per cinema per la famiglia nonché dalla necessità condivisa da tutti i presenti di una media education, sottolinea limpegno del Ministero nel "portare a piena attuazione il Protocollo dIntesa Miur, Mibac e Agiscuola. Per questultimo, dal 2010 si sta lavorando in favore di una maggiore attenzione alla cultura filmica a partire proprio dai banchi di scuola inserendo nei programmi dei licei artistici materie audiovisive".
Tema dellincontro la conciliazione tra lesigenza di una cultura filmica family friendly e le leggi del mercato cinematografico. Tra i relatori anche Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari: "Il cinema oggi costa troppo per una famiglia" - puntualizza - "Io ho rinunciato ad andare al cinema con i miei figli e come me tanti altri. La crisi ha colpito anche il settore cinematografico, ma è necessario che tutti investano su lavori che non siano cinici, che abbiano cuore. E vero che cè il rischio di scadere nel buonismo. Ma il cinismo" non esita ad ammettere "è la cosa più pericolosa che ci sia".
Incisive le parole di Mussi Bollini, direttore artistico del Festival: "Non nascondiamoci dietro un filo: non ci sarebbe bisogno di censura, se ci fosse unampia scelta di film per ragazzi e per tutta la famiglia. Non si investe sulla cultura per linfanzia, per ladolescenza e per la famiglia".
"Il cinema family friendly ha anche una valenza economica ben riconoscibile". - chiosa infine Claudio Santini - "Investire sulla famiglia è una strategia vincente. E investire in questo momento significa che il Ministero deve accompagnare lintero settore del cinema in modo concreto, intervenendo ad esempio a favore del processo di digitalizzazione delle sale previsto dal Decreto Sviluppo".
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