Per il mese di agosto, il grande schermo allestito per loccasione nella splendida cornice di Palazzo Valentini, rappresenterà una vera e propria finestra sulla Storia del Cinema Italiano attraverso la proiezione delle opere degli indimenticabili maestri Mario Monicelli, Francesco Rosi, i fratelli Taviani, oltre che dei recenti autori Nanni Moretti, Daniele Luchetti, Marco Tullio Giordana, Paolo Virzì e Ferzan Ozpetek.
Si tratta della rassegna, ad ingresso gratuito, organizzata dalla Provincia di Roma e dall'assessorato alle Politiche culturali in collaborazione con Agis Lazio, "56 anni di Cinema", che attraverso la proiezione di alcuni tra i film vincitori del David di Donatello, dal 1956, primo anno di consegna del Premio ad oggi , vuole celebrare i tanti artisti e addetti ai lavori che hanno reso grande il Cinema Italiano in tutto il mondo, ha dichiarato il Presidente dellAgis lazio, Pietro Longhi.
A dare un tocco di intenzionalità alla manifestazione, ci ha pensato Cinecittà Luce con tre film di giovani registi marocchini, in linea con il gemellaggio tra la Scuola di Cinema della Provincia di Roma, «Gian Maria Volontè», e la Scuola di Cinema di Casablanca. Per Luciano Sovena è un buon inizio per scoprire la cinematografia marocchina, estremamente varia ed interessante sotto diversi profili ,sia per i temi trattati che per le regie, ma poco conosciuta al di fuori del proprio paese.
In attesa dellinizio delle proiezioni, intorno alle 21, vale la pena visitare la mostra che questanno è stata dedicata ad alcuni manifesti di Anselmo Ballester, popolare cartellonista, noto per aver fondato agli inizi del Novecento la pubblicità cinematografica, di cui resta il caposcuola e il massimo esponente. E per rendere più completa la mostra la Provincia ha allestito un totem multimediale completo di monitor, che consentirà la visione di altri tra gli oltre tremila manifesti realizzati e conservati dal grande pittore.
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