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"L'Estate di Giacomo", un piccolo caso cinematografico in sala

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Che cosa c’è di magico e di seducente in questo film che con gioia stravolge le regole della fiction e del documentario? "L’ESTATE DI GIACOMO" di Alessandro Comodin, nativo del Friuli, studente in Belgio, ora cittadino francese, è già un piccolo (grande) caso cinematografico che riecheggia - dopo il Pardo d’Oro a Locarno per Cineasti del Presente - di festival in festival in giro per il mondo. All’oggi sono più di 30 le “visioni festivaliere” corredate da premi e riconoscimenti tra i quali anche il Premio Cinemaitaliano.info - CG Home Video al Festival dei Popoli 2011. Eppure il film racconta di un piccolo angolo sconosciuto e quasi raggiungibile dell’universo: la campagna friulana, a nord est. Sul fiume, tra boschi e radure, quella che Giacomo vive è un’esplosione di sensi e forse per questo universalmente riconoscibile. Giacomo era sordo e ha appena riacquistato l’udito; per lui il mondo è nuovo. In compagnia di un’amica, in un vagare indolente e allo stesso tempo selvaggio lungo il l’argine, con il caldo sulla pelle, i due ragazzi nemmeno ventenni scoprono l’amore e intuiscono la sessualità. Comodin li insegue, si avvicina ai loro corpi e alle loro emozioni. Quello che ne esce è la cronaca realistica di un’estate indimenticabile fatta di giochi nell’acqua, camminate a piedi nudi nel fango, esplorazioni avventurose della boscaglia, corse in bicicletta, balli popolari, fruscii e improvvise languide illuminazioni. Forse un addio dolce e malinconico all’età dell’innocenza. Con il logo della friulana Tucker Film (“Departures”, “Poetry”, “A Simple Life”), venerdì 20 luglio, "L’ESTATEDI GIACOMO" uscirà al Cinema Anteo di Milano in regolare programmazione per poi fare tappa in altre città italiane. A Roma è stato scelto da Nanni Moretti per l’evento “Bimbi Belli” esi vedrà all’Arena del Nuovo Sacher il 22 luglio. A Gorizia verrà proiettato in occasione del Premio Sergio Amidei (23 luglio). In Francia, uscito il 4 luglio, il film ha già conquistato più di 1,000 spettatori in una sala. Anche dal punto di vista produttivo, "L’ESTATE DI GIACOMO" nasce da un’idea alquanto inedita che esprime un’interessante dimensione europea. La produzione de L’ESTATEDI GIACOMO, firmata da Paolo Benzi della Faber Film insieme alla francese Les Films d’Ici e il collettivo belga Les Films Nus, ha coinvolto alcune delle maggiori istituzionidell’industria cinematografica dell’UE: il Centre National du cinéma et de l’image animée, il Centre Bruxellois de l’Audivisuel, il Centre du Cinema et de l’Audiovisuel de la Communauté Française de Belgique e il Centre de création cinématographique Périphérie. Il film è stato sviluppato e realizzato con il Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia. La friulana Tucker Film e la francese Wallpaper Productions sono coproduttori. Il regista, anch’egli cittadino d’Europa, Alessandro Comodin, classe 1982, vive a Parigi ma nasce a San Vito al Tagliamento in Friuli Venezia Giulia. Dopo aver studiato le tecniche del cinema a Bruxelles, si fa notare al Festival di Cannes nel 2009. Il suo primo film, prodotto nel 2008, "Jagdfieber - La febbre della caccia" conquista le attenzioni dell’allora direttore della Quinzaine des réalisateurs, Olivere Père (e attuale direttore del Festival di Locarno), che non esita ad inserirlo nella selezione ufficiale cortometraggi.

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