Doveroso, intenso e anche crudo in qualche passaggio, ma efficace e decisamente riuscito: "Una su tre" di Claudio Bozzatello è una docufiction dedicata al tema mai abbastanza raccontato della violenza domestica sulle donne.
Il titolo si riferisce alla statistica secondo cui in Italia una donna su tre ha subito e subisce violenze dal partner, una cifra impressionante che rende ancora più credibile il dato mondiale secondo cui è proprio questa la causa principale (più del cancro, più degli incidenti stradali) di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni.
Bozzatello si affida (oltre che alle interviste a poliziotti, psicologi, avvocati, esperti...) alla bravura di quattro attrici italiane come Angela Finocchiaro, Ottavia Piccolo, Marina Rocco e Debora Villa, che - leggendo testimonianze o interpretando dei ruoli - raccontano esperienze di vita non limitandosi solo alla cronaca dei fatti ma, anzi, spingendosi per quanto possibile nella psicologia delle vittime, in cosa le spinge - troppe volte - a non denunciare i colpevoli, a ritenersi addirittura meritevoli della "punizione" subita.
Sono tanti i casi e gli esempi riportati nella docufiction, con cifre e dati ufficiali, e il quadro che ne esce è sconsolante. Si fa troppo poco per questo problema, e la speranza è che un prodotto ben costruito come "Una su tre" possa spingere molte donne a fare il passo decisivo verso la denuncia degli episodi subiti. Sarebbe già qualcosa, anche perché troppo spesso anche chi assiste a questi episodi (parenti e vicini di casa su tutti) tace.
↧