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TALENTI IN CORTO - Per il rilancio del cinema italiano

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Con la necessità di lavorare allo sviluppo del talento e soprattutto del cinema italiano, lodevoli premesse, dichiarate in conferenza stampa da Annamaria Granatello, direttore artistico di Premio Solinas, Talenti in corto giunge alla fase finale di presentazione dei corti vincitori della terza edizione. Anche se il talento da solo non basta e nasce da un lavoro di gruppo attraverso uno scambio operativo e creativo, il concorso, ideato nel 2010 dall’incontro di Premio Solinas e da Gratta e Vinci per valorizzare la creatività del giovane cinema italiano, non è solo per i giovani, ma per il cinema tutto. I talenti selezionati e vincitori, come in questa edizione lo sono stati "Il ritorno di Haircut" di Nicolò Lombardi, "Un vero Portiere" di Lisa Riccardi, "Zinì e Amì" di Pierluca Di Pasquale, si sono confrontati, con montatori, attori professionisti, costumisti, scenografi, direttori della fotografia in tutte le fasi della realizzazione di un film. La tematica di questa edizione, dopo quella del divertimento e della fortuna delle passate, come ha specificato Giancarlo Perrotta, direttore marketing di Gratta e Vinci, è l’opportunità: un tema scelto per la sua ricchezza e per la sua capacità di unire la mission di Gratta e Vinci e il tentativo di dare un’opportunità ai nuovi talenti di realizzare i progetti grazie al sostegno della Bottega creativa, un team lavorativo costituito dai professionisti del cinema italiano, come Silvio Orlando e Ninni Bruschetta, e la collaborazione con le associazioni degli esercenti Anec e Anem per la proiezione dei corti in 138 sale a partire dal 6 luglio. Dei 228 progetti partecipanti, è stata selezionata l’opportunità di capelli tagliati di riformare l’originaria capigliatura, l’opportunità di Caterina, una bimba di undici anni, di giocare sui campetti di calcio e riproporre gli slanci e le incursioni nell’ area avversaria del portiere colombiano René Higuita, l’opportunità di un’androide, costruita come perfetta e ideale anima gemella, di essere normalmente amata di fronte all’incapacità del suo partner umano. Le storie, come hanno dichiarato gli autori, sono nate da una semplice conversazione notturna bevendo birra, dal fascino e dalla curiosità per il ruolo di portiere e sono state selezionate dalla giuria, in conferenza stampa rappresentata da Adriano Giannini, per l’originalità e fattibilità dei progetti.

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