E' un sentito omaggio al cinema horror "Inside" di Daniele Misischia, un film costruito mettendo insieme alcuni dei più amati filoni del genere: si parte con l'aggressione in villa da parte di misteriosi psicopatici, si passa ai "cattivi finiti in mano a gente ancora più cattiva" (di gran moda recentemente, vedasi anche "Paura" dei Manetti o "La casa nel vento dei morti" di Campanini) per arrivare al vendicatore in nome di Dio.
Tutto miscelato e proposto in un unico film, 80 minuti di "distillato" horror che se da un lato perdono in credibilità per le eccessive coincidenze, guadagnano in ritmo e divertimento dalla commistione dei filoni.
Marco e Sara sono una giovane coppia borghese in crisi: una notte ricevono la sgradevole visita di due pericolosi criminali mascherati. Per la coppia è il momento di reagire, sopravvivere e ritrovare la passione perduta... attraverso il sangue e la violenza.
Questa è la sinossi ufficiale del film, che non eccede in violenza mostrata (un po' di sangue, ma poco, e il resto è solo "intuito") ma riesce senza troppe pretese e soprattutto quasi senza alcun mezzo produttivo a tenere il ritmo.
Non è poco, anche perché gli attori non sono professionisti e si vede (generosa nel "mostrarsi" Francesca Veronica Sanzari), ma l'essere "sopra le righe" è quasi un pregio in questo caso e il vendicatore illuminato, folle e incompetente, ne è l'emblema.
Preso senza troppe aspettative "Inside" non delude, dimostra conoscenza e voglia di celebrare il genere e permette al pubblico di farsi qualche macabra risata.
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