Un attore, l'attore: la risposta alla domanda "che cosa significa oggi essere un attore?" può essere soltanto una, Javier Bardem.
L'attore iberico, secondo il giornalista torinese Davide Mazzocco, corrisponde pienamente a ciò che un regista (e uno spettatore) può chiedere: dai primi film di Bigas Luna ai grandi successi hollywoodiani (e a fine 2012 uscirà anche il nuovo 007 per la consacrazione definitiva, se ce ne fosse bisogno), in circa 20 anni di carriera Bardem è diventato "un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano davanti alla macchina da presa".
Restìo a esporsi al di fuori dei suoi film, Bardem è diventato "un teorico dell'arte della recitazione, un inesauribile esploratore dei limiti della rappresentazione scenica, un uomo instancabilmente innamorato del proprio mestiere".
Figlio d'arte, l'attore iberico è seguito da Mazzocco in tutto il suo percorso artistico (fino al matrimonio da copertina con Penelope Cruz...), dai piccoli film d'autore - alcuni anche difficilmente reperibili - ai grandi blockbuster (tra cui l'incomprensibile scelta di partecipare a "Mangia prega ama"...).
Un libro agile e scorrevole, in cui la carriera di Bardem diventa l'occasione per un discorso sulla figura dell'attore che raramente - purtroppo - la saggistica cinematografica italiana ha affrontato prima.
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