Il documentario "Murge, il Fronte della Guerra Fredda" di Fabrizio Galatea, prodotto dalla Zenit Arti Audiovisive in collaborazione con Rai 150anni, sarà proietatto in anteprima durante la trentesima edizione del Bellaria Film Festival nella sezione Le opere e i Giorni.
10 agosto 1959: il governo italiano siglò un accordo con gli Stati Uniti che prevedeva l'installazione di dieci basi missilistiche dotate di testate nucleari. I missili avevano una forza distruttrice cento volte superiore alle bombe sganciate su Hiroshima. Le basi furono costruite nelle Murge, tra le province di Bari e Matera e furono attive fino a marzo 1963 quando furono smantellate a seguito degli accordi siglati da Kennedy e Chruscev durante la crisi di Cuba del 62. Il film racconta l'incontro di due mondi impossibili: da una parte le Murge, una terra arida popolata da braccianti poveri e rassegnati, dall'altra lo scenario della grande politica internazionale, teatro della guerra fredda. Vettori di questo incontro i militari italiani inviati nelle basi, giovani e promettenti soldati dell'aeronautica per i quali i sentimenti si mescolano in una soluzione catartica: il sogno americano accarezzato durante il corso di formazione in Nevada, l'orgoglio per essere i custodi dello scudo contro la minaccia sovietica, la coscienza di essere i potenziali esecutori materiali di una catastrofe planetaria.
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