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Grande attesa per la serata di chiusura del 27° Torino GLBT Film Festival Da Sodoma a Hollywood, diretto da Giovanni Minerba, edizione che ha registrato un grande successo di pubblico.
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini e del trentennale della morte di Rainer Werner Fassbinder, il festival rende omaggio a due delle più grandi personalità del cinema e della cultura nazionale e internazionale con un medley delle immagini dei loro film più significativi.
Uno speciale riconoscimento a Cesare Prandelli CT della Nazionale sarà ritirato questa sera 25 aprile - in occasione della Cerimonia di chiusura del 27° Torino GLBT Film Festival Da Sodoma a Hollywood - da Alessandro Cecchi Paone autore, con Flavio Pagano, del libro "Il campione innamorato. Giochi proibiti nel mondo dello sport".
Lultimo tabù, le nostre olimpiadi è stato il focus che abbiamo scelto questanno per raccontare, attraverso le immagini, il delicato rapporto tra sport e omosessualità dichiara Giovanni Minerba, direttore del Festival GLBT-. Dopo aver letto la prefazione al libro di Cecchi Paone non potevamo non premiare Prandelli che ha sottolineato come lomofobia sia un vero e proprio atto di razzismo. Cecchi Paone presenterà al pubblico il suo libro che racconta la storia dello sport mondiale attraverso il mondo privato e segreto dei grandi campioni del presente e del passato, chiarendo lo strettissimo legame che esiste fra felicità e infelicità sentimentale e sessuale e successo o insuccesso sportivo.
La cerimonia sarà condotta dal torinese Giancarlo Judica Cordiglia, attore teatrale e cinematografico che ha lavorato con registi del calibro di Luca Ronconi, Dario Argento, Giuliano Montaldo e che è stato anche interprete per il piccolo schermo.
La parte musicale della serata sarà affidata a I Moderni (Fabio Perretta, Marco Musarella, Celeste e Placido Gugliandolo), il giovane gruppo torinese secondo classificato alla quinta edizione di X Factor con grande consenso di pubblica e critica. Ora I Moderni lavorano a un nuovo singolo, che sarà seguito da un album, con l'ambizione di diventare uno dei brani di riferimento dell'estate 2012.
Protagonisti indiscussi saranno i film vincitori di questa edizione cui saranno attribuiti i premi del Festival.
Al termine della cerimonia la proiezione di Let My People Go! di Mikael Buch che segue la storia di Ruben, francese gay, che vive in Finlandia, dove lavora come postino in una cittadina dallaspetto fatato. Al suo fianco, il biondo e prestante Teeru. Limprovvisa rottura con questultimo, che lo caccia dal loro cottage in riva al lago per un banale qui pro quo, costringe Ruben a tornare in Francia. Commedia farsesca e kitsch, in cui il regista gioca con gli stereotipi sul mondo gay e sul giudaismo, rifacendosi a maestri quali Woody Allen e Wes Anderson, da cui deriva lo sguardo sognante verso linfanzia dei personaggi. Carmen Maura, attrice feticcio di Pedro Almodovar, è la stralunata madre del protagonista.
Il programma della sezione Gay in pantofole si conclude con quattro film. Il primo è un documentario statunitense, The Devotion Project: More Than Ever di Antony Osso, che racconta una storia damore lunga 54 anni che coinvolge John e William dal momento in cui questultimo, nel 57 a New York, si è recato per la prima volta in una sauna gay. Il regista è già stato premiato con il suo cortometraggio desordio, Stand By (2003), al Philadelphia Gay and Lesbian Film Festival del 2004.
In ordine seguiranno: Twinset, della regista britannica Amy Rose, garbato ritratto di Jennifer (in realtà Alan) personaggio coraggioso e sui generis pervaso da una sottile vena di ironia molto british; Johnny & Lyman: A Life Together di Michael Chen e Paul Detwiler, racconta ununione che dura da 63 anni e ha attraversato momenti cruciali della storia americana e della comunità GLBT; infine il tedesco Nebenwirkung Glück di Julia Csabai e Alida Szabó, quando lamore aiuta a combattere persino lHiv.
Due film anche per chiudere la sezione Lultimo tabù, le nostre olimpiadi, con lolandese Heet gras (Hot Grass) di Sia Hermanides e Alieke van Saarlos. Il film è un episodio pilota di una serie tv diretta ai giovani, in cui la protagonista, Sam, entra in una squadra di calcio e si innamora di Roxy, che gioca come attaccante.
A seguire, Training Rules, dagli Usa, diretto da Dee Mosbacher e Fawn Yacker, un quadro a tinte fosche di un ambiente, lo sport e una squadra femminile di basket, dove i tabù sono duri a morire e le libertà personali regolarmente calpestate. Ne sanno qualcosa Jen Harris e altre sei atlete, estromesse dalla squadra perché lesbiche.
Segnaliamo anche le repliche di due film che hanno riscosso un ottimo successo tra il pubblico. Fuori programma, Matthew Bournes Swan Lake 3D di Ross MacGibbon sarà offerto nuovamente al pubblico, a grande richiesta, domani alle 11. Già in programma invece la seconda proiezione di Weekend di Andrew Haigh, che racconta lesperienza lunga un fine settimana di Russell, etero, che entra per la prima volta in un locale gay dove incontra Glen, che cambierà la sua vita.