Il "kanun" è l'antico codice d'onore che regolamenta vita e rapporti di forza in Albania: andato in disuso con il regime comunista, dopo la sua fine nel 1991 e il vuoto di potere che ne seguì è tornato in auge e ora (forse) è più forte che mai.
Secondo il kanun lintegrità dellonore è importante quanto la vita stessa: spesso basta una semplice offesa a provocare unuccisione la quale, a sua volta, dà inizio alla gjakmarrja (la vendetta di sangue).
Lomicida cade in sangue con la famiglia dellucciso e, se tra le due parti non interviene la pace, inizia la faida. Chi non ottiene il perdono diventa 'ngujuar, inchiodato, ovvero costretto a rimanere chiuso in casa per paura di subire la vendetta della famiglia con cui è in sangue.
Un tema complesso e raramente approfondito, che l'interessante documentario di Rebecca Basso ha il merito di far conoscere allo spettatore una materia così intricata rendendola comprensibile grazie a un racconto lineare (efficace in tal senso la didascalisca voce fuori campo) e all'occorrenza anche con alcune soluzioni grafiche.
Il documentario di Rebecca Basso si focalizza sulla storia di Hil Vila e Nok Nika, due uomini albanesi legati alla gjakmarrja, una delle tante norme di questo antico codice.
Se la colonna sonora ogni tanto pare troppo enfatica, "Kanun - Il sangue e l'onore" riesce a tenere alta l'attenzione dello spettatore per tutti i suoi 52 minuti di durata.
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