"Sale per La Capra" è il primo documentario che affronta - a ormai quasi 30 anni da quel giorno, il 13 febbraio del 1983 - la tragedia del cinema Statuto di Torino, quando un incendio causato da un corto circuito provocò la morte di 64 persone durante la proiezione del film francese "La Capra".
I tre registi (Marta Evangelisti, Fabrizio Dividi e Vincenzo Greco) si affidano alle testimonianze di chi c'era e di chi è accorso al primo allarme: tra gli altri l'allora sindaco Diego Novelli, Lorenzo Ventavoli (che gestiva la programmazione della sala), il giudice Gian Carlo Caselli e il giornalista Rai Bruno Geraci.
Numerosi ed efficaci i filmati di repertorio (toccante risentire il Presidente Pertini dopo i funerali) e splendide le fotografie d'epoca del cinema Statuto, che arricchiscono un racconto ben sviluppato e di grande interesse anche per chi non è della città e non ha vissuto quel giorno sulla propria pelle.
Due le pecche riscontrate nella visione del comunque interessante documentario, entrambe veniali ma da segnalare: la scelta di porre troppo avanti nel racconto la (efficace) ricostruzione al computer di come avvennero i fatti, quando lo spettatore rischia ormai di aver perso qualche pezzo, e alcune interviste decisamente meno efficaci (per dirne una, quella al correttore di bozze de "La Stampa" Paolo Brunati).
"Sale per la Capra" riesce infine a evitare quello che per molti altri autori sarebbe forse stato l'obiettivo principe: in nessuno dei 60 minuti del racconto si preme mai il pulsante della spettacolarizzazione del dramma, mai si specula sul dolore delle famiglie o sul ricordo delle vittime.
↧